Shizuto Masunaga: la sua creazione (parte 2)

9 Gen, 2023
Reading Time: 12 minutes

In questa seconda puntata sul lavoro di Shizuto Masunaga (vedi Shizuto Masunaga (parte1) : un genio sulle spalle dei giganti), Chris McAlister esplora e analizza uno dei fondamenti del lavoro e del pensiero di Masunaga – il suo sistema dei meridiani estesi, compreso il modo in cui ha interpretato le loro funzioni, modificato le loro posizioni e creato le estensioni.


La creazione di Masunaga: riassunto di una sintesi

Possiamo dire che Masunaga ha reintrodotto alcuni dei principali strumenti filosofici e pratici della medicina tradizionale orientale nel quadro esistente dello Shiatsu, per come era allora. Possiamo anche dire che il nuovo stile, una volta affermatosi, ha rappresentato una revisione completa della terapia esistente, includendo alcuni aspetti fondamentali derivati dall’Occidente – alcuni formali ma altri più sostanziali.

Masunaga ha apportato diverse modifiche rivoluzionarie nello Shiatsu, che egli aveva ereditato dalla tradizione. Nella sezione seguente identificheremo ed esploreremo quattro aree chiave di innovazione che contraddistinguono il suo nuovo stile. Ognuno di questi, a suo modo, ha contribuito a rendere lo Zen Shiatsu un nuovo arrivato credibile, con solide basi e la capacità di sopravvivere, prosperare e dare un contributo duraturo al campo integrato della salute e della sua consapevolezza da parte della persona.


1. Ha ribadito l’importanza del Ki, l’energia vitale, e ha re-incorporato il concetto di base del sistema dei meridiani, ampliando inoltre i percorsi tradizionali per facilitarne l’uso da parte degli operatori delle discipline corporee. Si parla generalmente delle estensioni dei meridiani di Masunaga.

2. Aggiornò l’antico sistema delle zone per la diagnosi addominale (hara) e identificò aree diagnostiche anche sulla schiena.

3. Ha sviluppato un sistema diagnostico basato sui concetti tradizionali di kyo e jitsu, paragonabili a Xu e Shi nella medicina cinese e traducibili approssimativamente come “carenza” ed “eccesso”.

4. Infine, e forse questa è la cosa più importante, ha rivoluzionato la pratica dello Shiatsu. Questo risultato è stato raggiunto grazie a due importanti contributi. In primo luogo, ha introdotto il concetto di “pressione naturale”. In secondo luogo, ha sviluppato un kata, o modalità di pratica, completamente nuova. Si tratta di movimenti fluidi e posture con peso rilassato, studiati per creare pressioni e stiramenti utilizzando non solo i pollici, ma anche i palmi delle mani, i gomiti, le ginocchia e i piedi.

Kyo e Jitsu (c) calligrafia di Yuji Mori

I meridiani nello Zen Shiatsu: posizioni e funzioni

Quando Masunaga imparò lo shiatsu alla scuola Namikoshi, non esistevano meridiani, né in teoria né in pratica. Esisteva un sistema di “punti” o “tsubo“, ma questi erano utilizzati per rispondere ad una specifica sintomatologia e, sebbene utili nella pratica, non erano localizzati in modo concettualmente chiaro e comprensibile.

Masunaga si preoccupava di sottolineare che la semplice pressione sui punti non avrebbe mai ottenuto risultati duraturi o soddisfacenti, come dimostra chiaramente questa citazione da “Zen Shiatsu”:

“L’ opinione comune che lo Shiatsu non sia altro che l’applicazione di una forte pressione digitale su singoli punti del corpo non corrisponde a verità. Lo Shiatsu si basa su un concetto di salute orientale completo, che spiega il corpo umano in termini di una rete di meridiani attraverso i quali scorre un’energia chiamata Ki”.

In effetti, lo Zen Shiatsu era anche chiamato “Shiatsu dei meridiani” dai suoi pionieri.

Posizione dei meridiani secondo Masunaga

Il dibattito in merito all terapia dei meridiani in agopuntura ha avuto uno sviluppo parallelo e coevo in Giappone. La medicina orientale in Giappone è in crisi da molti anni, con la conseguente perdita delle competenze in merito alle tecniche tradizionali del tocco sostituite dall’abuso di prescrizioni mirate al sintomo del paziente.

Il leggendario Yanagiya Sorei insieme ai suoi colleghi e ai suoi studenti, ha avviato un coraggioso ritorno allo studio dei testi classici della medicina orientale, in particolare del Nan Jing[1]. L’obiettivo era quello di rivitalizzare l’agopuntura tornando ad un trattamento accurato dei meridiani, secondo le antiche teorie dei cinque elementi, con un’attenzione specifica e rigorosa alla diagnosi del polso e dell’addome, nonché alla palpazione dei meridiani e dei punti. Lo stesso tipo di tendenza si può osservare nel movimento di agopuntura Toyo Hari, fondato da Fukushima Kodo nel 1959.

Masunaga ha sottoposto il sistema tradizionale dei meridiani allo stesso tipo di esame intenso nel suo lavoro clinico, attraverso la palpazione punto per punto e zona per zona e mediante l’osservazione delle micro-funzioni. Tuttavia, non accontentandosi di utilizzare i percorsi tradizionali dei meridiani, come facevano gli agopuntori della terapia dei meridiani, Masunaga ha esteso i meridiani stessi, utilizzando i percorsi tradizionali come base ma estendendo ogni meridiano lungo nuove aree.

In parole povere, l’innovazione di Masunaga si compone di due parti. In primo luogo, tutti i meridiani hanno origine in Hara o addome. In secondo luogo, i meridiani tradizionali delle braccia sono stati collocati sulle gambe, mentre i meridiani tradizionali delle gambe si trovano ora anche sulle braccia.

In pratica, quest’ultima innovazione significa che un operatore può sempre contattare ogni meridiano in qualsiasi momento, indipendentemente dalla zona del corpo su cui sta lavorando. Prendiamo ad esempio, un operatore che sta lavorando su diagnosi o trattamento che comprendono il meridiano della Milza e di Intestino Tenue: utilizzando il sistema tradizionale dei meridiani, si lavorerebbe con il meridiano e i punti della gamba e del torace per la Milza e separatamente sul braccio e sulla spalla per l’Intestino Tenue.

Nel nuovo sistema Masunaga esteso (si vedano gli schemi sottostanti), l’operatore può lavorare contemporaneamente su entrambi i meridiani delle gambe o su entrambi quelli delle braccia. Inoltre, non importa se il trattamento viene effettuato in posizione prona, supina, laterale o seduta: tutti i meridiani sono sempre a disposizione dell’operatore che conosce il sistema di meridiani esteso dello Zen Shiatsu.

A prima vista, la carta dei meridiani di Masunaga può sembrare piuttosto confusa. Anche gli operatori che hanno già familiarità con i meridiani tradizionali della medicina cinese possono provare una sensazione iniziale di perplessità.

Una tecnica utile per orientarsi nella mappa è quella di iniziare con i percorsi tradizionali e iniziare a lavorare da lì. In un momento successivo si includerà quindi un’analisi dettagliata della mappa dei meridiani di Masunaga in relazione alla mappatura tradizionale dei meridiani dell’agopuntura.

Potremmo, ad esempio, scegliere di mappare il meridiano dell’Intestino Crasso (linee viola continue). Trattandosi di un meridiano yang, mantiene il suo percorso tradizionale dall’indice alla parte radiale dell’avambraccio e del braccio, attraverso la zona frontale della spalla, del collo e della mascella, fino alla narice opposta. Niente di tutto questo è nuovo per lo studente o il professionista che ha familiarità con i meridiani tradizionali.

La novità è il ramo che parte dall’area dell’Intestino Crasso nella parte bassa della schiena e passa tra i meridiani della Vescicola Biliare e della Vescica Urinaria sulla parte posteriore della coscia, del polpaccio e del piede, terminando infine nei cuscinetti plantari con il suo partner yin, il Polmone. Un’altra novità, ma abbastanza logica, è il ramo che nasce nell’area di Polmone, nella parte superiore e laterale dell’addome, e che sale per unirsi al meridiano tradizionale dell’Intestino Crasso sulla spalla, all’altezza di IC15.

Considerazioni simili valgono per il meridiano dell’Intestino Tenue (linee continue in rosso). Viene mantenuto il suo percorso tradizionale, che parte dal mignolo lungo il lato ulnare del braccio, passando per il gomito, la scapola e la nuca fino alla guancia e all’orecchio.

Inoltre, vi è un’estensione logica dalla scapola lungo la parte laterale della schiena, seguendo il meridiano della Vescica Urinaria (linee nere continue), il suo partner Tai Yang o Grande Yang nel sistema dei Sei Livelli, ed entrando nell’area di Intestino Tenue nella regione lombare.

Esiste anche un piccolo ramo che ha origine nella zona delle ovaie, nella parte bassa della schiena, e che scende prossimalmente al sito tradizionale dei punti Shu dell’Intestino Tenue e della Vescica Urinaria, sull’osso sacro. Questa micro-area sta a sottolineare lo stretto legame, nella teoria dello Zen Shiatsu, tra il meridiano dell’Intestino Tenue e le funzioni degli organi riproduttivi femminili.

Proseguendo con il meridiano dell’Intestino Tenue, l’ultima e più controversa aggiunta ha logicamente origine nella zona addominale inferiore dell’Intestino Tenue. Un po’ meno logicamente, prosegue poi lungo la metà della coscia e la parte inferiore della gamba, parallelamente al meridiano tradizionale della Milza. Questo prolungamento dell’Intestino Tenue curva infine sotto il collo del piede per unirsi al suo partner yin nell’elemento Fuoco, il meridiano del Cuore (linee rosse tratteggiate).

Una caratteristica interessante nel contesto attuale di questi due meridiani yang è che Masunaga ha scelto di rendere molto chiaro un fenomeno che spesso è solo implicito nelle mappe dei meridiani tradizionali: insieme a tutti i meridiani yang, entrambi fanno una deviazione significativa per convergere in VG14 alla base del collo, sotto la settima vertebra cervicale. Ciò serve a sottolineare la natura a “nodo” di quest’area del corpo e a designarla come un centro chiave dell’attività energetica yang, un aspetto della teoria medica tradizionale orientale che Masunaga ha scelto di esplicitare e sottolineare visibilmente.

Un punto di interesse generale per quanto riguarda l’area del petto e della gola nel disegno è che molti dei rami interni dei percorsi tradizionali sono qui portati in alto. Questo vale in particolare per i meridiani yin, in particolare il Cuore e il Maestro del Cuore (rispettivamente nelle linee rosse e verdi tratteggiate), ma anche il Rene (linee nere tratteggiate) e il Polmone (linee viola tratteggiate).

Un altro punto interessante per gli amanti dei meridiani è l’ampio raggio del meridiano della Vescicola Biliare (linee azzurre continue) intorno alla parte posteriore e mediale delle scapole. Masunaga ci fornisce così la sua personale risposta al mistero dell’esatto percorso del meridiano della cistifellea tra VB21 e 22.

Numerose discussioni hanno ruotato intorno alla somiglianza o meno delle estensioni di Masunaga con gli antichi Sei Livelli o con i percorsi combinati dei meridiani sopra menzionati. In precedenza, abbiamo nominato il meridiano combinato del Tai Yang (Vescica Urinaria e Intestino Tenue) dal modello classico dei sei meridiani di livello.

Se osserviamo le estensioni delle gambe dei meridiani dell’Intestino Crasso e dell’Intestino Tenue, non notiamo alcuna attinenza con le dinamiche dei Sei Livelli. In effetti, l’estensione dell’Intestino Tenue si trova sul lato mediale della gamba, tradizionalmente dominio esclusivo dei meridiani yin.

Se invece osserviamo l’estensione del Triplice Riscaldatore nella gamba (linee verdi continue), lo troveremo immediatamente parallelo alla Vescicola Biliare, suo partner nello Shao Yang. Allo stesso modo, il Maestro del Cuore è strettamente parallelo al Fegato, l’altra metà del Jue Yin. Nel caso dell’estensione della Milza nel braccio (linee marroni tratteggiate), possiamo notare la sua vicinanza al Polmone, Tai Yin, suo partner nei Sei Livelli.

L’estensione del Cuore nella gamba si trova nella parte centrale e posteriore, esattamente dove circola tradizionalmente il suo partner Shao Yin, il Rene. Il risultato è pertanto modificato, tuttavia, dalla nuova collocazione di Masunaga del Rene al posto della tradizionale linea esterna della Vescica Urinaria; ciò non è del tutto illogico, naturalmente, ma è sufficiente a mettere in discussione una possibile completa assonanza con il sistema dei sei livelli energetici.

In effetti, se osserviamo attentamente ciascuna delle estensioni del sistema Zen Shiatsu, scopriamo che esattamente la metà di esse si trova in un’area che potrebbe essere considerata corrispondente a una plausibile configurazione ai Sei Livelli energetici. Ci si chiede allora se il cinquanta per cento sia sufficiente a validare tale teoria e se valga la pena fare un tale esercizio di analisi. Forse alla fine tutto si basa sul concetto del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto…

La funzione dei meridiani secondo Masunaga

Finora abbiamo esaminato le innovazioni apportate da Masunaga al sistema dei meridiani in termini di localizzazione anatomica in aree specifiche. Dal punto di vista concettuale, Masunaga ha anche ridefinito le funzioni dei meridiani, reincorporando l’antica nomenclatura dei meridiani come “funzioni” del Nei Jing classico.

Ad esempio, ha ribadito che la funzione tradizionale del meridiano del Cuore era quella dell’imperatore. Tuttavia, ha continuato a definire in termini moderni cosa significava in termini di funzione:

“Il meridiano del Cuore converte l’apporto dei cinque sensi in risposte interne appropriate e controlla così l’intero corpo come centro di Ki e di Sangue”.

Confrontate questa informazione con la descrizione tradizionale del Nei Jing resa da Wang Ju Yi e Jason Robertson nel loro testo del 2008 “Applied Channel Theory in Chinese Medicine” del 2008:

“Il Cuore occupa la funzione di imperatore ed è il trasmettitore della chiarezza dello spirito”.

Un altro esempio tratto dallo stesso libro “Zen per Immagini” può servire a illustrare questo punto in modo ancora più chiaro:

“I reni e la vescica urinaria, dal punto di vista della medicina cinese, comprendono la funzione delle ghiandole surrenali e del sistema nervoso autonomo, oltre a quella degli organi riproduttivi”.

Questo è forse l’esempio più chiaro di un tentativo di spiegazione attraverso un uso delle parole, quando l’ effetto, tuttavia, è piuttosto quello di confondere e di oscurare.

Si confronti con la definizione data per la prima volta nel Nei Jing, sempre secondo Wang e Robertson:

“Il rene gestisce la funzione di realizzazione attraverso la spinta vitale ed è il portatore di talenti meravigliosi”.

Ciò che vediamo in queste citazioni di Masunaga può essere inteso come un tentativo di modernizzare le antiche e forse intenzionalmente oscure definizioni della funzione del meridiano contenute nei testi antichi. Si può tuttavia ritenere che questo lavoro non sia stato del tutto completato, ma forse si potrebbe far notare che il rischio della modernizzazione è spesso quello di semplificare eccessivamente, escludendo così la profondità delle sfumature contenute nel linguaggio più poetico e largamente diffuso, usato dagli antichi.

Potremmo anche ricordare che comparare due sistemi di medicina – spiegando l’uno con i termini dell’altro – è un’impresa assai rischiosa e ambiziosa. Le sfumature non vengono mai rese correttamente ed è facile giungere a semplificazioni grossolane, anche se un tale esercizio può essere utile e istruttivo nella pratica individuale.

(a seguire)


Note

[1] Il Huangdi Bashiyi Nanjing (cinese: 黃帝八十一難經 ; lett. ”Classico delle difficoltà – Canone delle ottantuno difficili domande dell’imperatore Huang“), spesso chiamato semplicemente Nan Jing.


Autore

Chris McAlister

Traduttore

Michele Terenzoni
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