Da diversi anni Haruhiko Masunaga porta avanti l’eredità del padre Shizuto Masunaga insegnando Iokai Shiatsu in tutto il mondo. In cambio, il mondo dello Shiatsu lo ha osservato da vicino per vedere come se la sarebbe cavata, vista l’enormità del compito. All’ultimo Congresso Europeo di Shiatsu, tenutosi nel settembre 2023 a Kiental, ho avuto il piacere di chiacchierare con lui e di porgli alcune domande. A prima vista è un uomo riservato, quasi discreto, ma dopo i primi scambi mostra una grande calma e forza interiore quando affrontiamo il tema dello Shiatsu. Una cosa è ormai certa: egli abbraccia pienamente la sua eredità e il suo insegnamento è di alta qualità e continua a migliorare nel tempo.
Questa intervista è una novità assoluta; è stata preparata con Monika Knaden la direttrice editoriale del German Shiatsu Journal. L’intervista si è svolta a porte chiuse, in tedesco e in giapponese; è stata condotta da Monika e Ivan Bel, con la traduttrice Mami Kawa e con Bénédicte Séguin per la registrazione audio e le foto. È stato uno dei momenti più significativi della conferenza poter parlare e ascoltare colui che è diventato senza dubbio uno dei più grandi insegnanti di shiatsu al mondo.
Monika Knaden: Haruhiko Sensei, solo molto tempo dopo la morte di suo padre lei è diventato il suo successore. Chi ha avuto un ruolo fondamentale nella sua formazione nello Shiatsu?
Haruhiko Masunaga: Questa domanda mi è stata posta spesso, purtroppo non sempre le persone capiscono esattamente cosa intendo dire nelle mie risposte. Non ho avuto un insegnante diretto che mi abbia insegnato personalmente lo Shiatsu. Se lo Shiatsu consistesse solo in una tecnica, ci vorrebbe un maestro. Ma nello Zen Shiatsu non è importante solo la tecnica, ma soprattutto l’atteggiamento. Naturalmente ho seguito le orme di mio padre e ho cercato di integrare il suo insegnamento. Quello che lui ha insegnato con lo Zen Shiatsu, lo insegno e lo pratico anch’io. Mio padre è morto quando avevo 19 anni, quindi non ho avuto l’opportunità di imparare lo Shiatsu direttamente da lui. Ci sono tre ragioni principali per cui mi sento in grado di lavorare come operatore Shiatsu (nel suo spirito):
1/ Da bambino, ricevevo spesso trattamenti Shiatsu da mio padre, è stata un’esperienza straordinaria. Ho altri sei tra fratelli e sorelle, ma sono io quello che ha ricevuto più shiatsu da mio padre. Quando ho iniziato a imparare lo shiatsu, il mio corpo ha ricordato: “Ah, questo è lo shiatsu che ho ricevuto”. Lo considero un grande tesoro e come la mia eredità. Naturalmente, ho anche vissuto la sua vita quotidiana e la sua personalità. Viveva quasi come un monaco ascetico e si sforzava di contenere il proprio ego. Non l’ho mai visto tornare a casa dal lavoro e dire che la giornata era stata buona o che era stata molto faticosa. Appena rientrava l’atmosfera in casa diventava quella di un tempio zen. Naturalmente, per me è stato molto stressante quando sono cresciuto, quando andavo alla scuola secondaria e poi all’università. Credo di aver risentito di questa particolare atmosfera più dei miei fratelli e sorelle.
2/ Mio padre ha scritto diversi libri e numerosi articoli. Ho portato qui a Kiental alcuni libri originali. Ma questa è solo una selezione, lui ha scritto più di dieci libri. E in essi c’è tutto ciò che riguarda il suo modo di interpretare lo Shiatsu! Questo libro rosso è stato tradotto in altre lingue, compreso il tedesco, con il titolo “Zen Shiatsu”. Ma è l’unico, e mi piacerebbe che anche gli altri suoi libri fossero tradotti in tedesco.
3/ I miei pazienti sono i miei insegnanti. Quando faccio i trattamenti ogni giorno, a volte vanno bene e a volte meno bene. In entrambi i casi, cerco il “perché” e ho scoperto che nei trattamenti in cui le cose non sono andate bene, non sono riuscito a lasciare andare il mio ego. Mio padre era solito dire che la migliore formazione per un operatore Shiatsu è trattare i pazienti. Credo, avendo fatto molta pratica, di essermi avvicinato almeno un po’ all’esperienza di mio padre.

Ci sono altri testi di suo padre che chiariscono meglio il suo pensiero sullo Shiatsu e che meriterebbero di essere tradotti in tedesco?
Il suo “Zen Shiatsu” è uno di quei libri che tutti i praticanti di Zen Shiatsu dovrebbero leggere. Purtroppo, quello che ha scritto non è sufficiente per comprendere appieno lo Zen Shiatsu. Ha scritto diversi altri libri, ognuno unico nel suo genere che sono stati pubblicati più volte. In uno di questi, intitolato “Racconti di 100 trattamenti”, spiega non solo le tecniche utilizzate nello shiatsu, ma anche ciò che ha vissuto durante i trattamenti e l’importanza dell’altruismo nello Zen shiatsu. Di questo libro esistono traduzioni in francese e in italiano, oltre a un’edizione in inglese. Dovrebbe esserci anche una traduzione in tedesco. Ho portato alcuni dei libri originali a Kiental. Ma questa è solo una selezione, ha scritto più di dieci libri. E in essi c’è tutto ciò che riguarda il suo approccio allo Shiatsu!
Mio padre scrisse anche degli articoli per diverse riviste specializzate. Questi articoli sono riassunti in un libro intitolato “Meridiani e Shiatsu” (giapp. Keiraku to Shiatsu). Non è semplice da leggere, ma quello era il suo modo abituale di scrivere. Consiglio anche ai miei studenti di leggere questo libro, ma quasi tutti mi dicono che lo trovano molto difficile da capire. Tuttavia, vale la pena leggerlo. Tratta anche della MTC. Mio padre era in grado di leggere gli antichi classici della medicina pubblicati in Cina 2000 anni fa nella loro versione originale. In questo libro ha anche scritto le sue interpretazioni di questi antichi scritti. Spero vivamente che un giorno ci sia una traduzione in tedesco. Esiste anche un’edizione francese e una italiana. Non sono in grado di dire quanto siano state tradotte bene.
Mio padre ha anche prodotto un’edizione per le persone che erano interessate
e desideravano imparare lo Shiatsu a distanza. Finora ho tenuto i miei seminari (ndt: Giapponesi) solo allo Iōkai, ma ci sono anche persone che vivono fuori Tokyo che vogliono imparare lo Shiatsu.

Si vede soltanto come custode e divulgatore dell’eredità di suo padre, o ha anche sviluppato lo Shiatsu sulla base dell’esperienza della sua lunga pratica?
Molte persone non riescono a capirlo, pensano che dopo 40 anni ci debba essere un ulteriore sviluppo. Ma la mia opinione è che mio padre ha creato una base, un insegnamento originale con lo Zen Shiatsu, quindi non posso svilupparlo ulteriormente o darne un’interpretazione diversa. Nemmeno io ho raggiunto il livello di maestria di mio padre; voglio mantenere ciò che ha insegnato.
Mio padre stesso ha detto: “Il mio Shiatsu è completo!” Ha curato pazienti che erano già stati abbandonati dai medici. Ha anche affermato senza mezzi termini di poter vedere i meridiani. Ho finalmente raggiunto il punto in cui riesco a sentire i meridiani, ma non riesco ancora a vederli, come faceva mio padre. Allora, visto che non ho ancora raggiunto il livello di mio padre, come posso sviluppare il mio Shiatsu, che non è ancora perfetto?
Il mio grande desiderio, anche se non so quanto vivrò, è di poter vedere quello che vedeva mio padre.
Come vede lo sviluppo dello Shiatsu in Giappone? Lo Shiatsu si sta affermando come terapia complementare nella società giapponese?
È una bella domanda. Penso che sia giunto il momento di salvaguardare lo Shiatsu giapponese. Questo significa che, purtroppo, le giovani generazioni non sono interessate allo Shiatsu. In Giappone, lo Shiatsu è una terapia certificata dallo Stato, per cui i giovani studiano a tempo pieno per tre anni in una scuola di Shiatsu. Dopo la formazione, possono chiamarsi Shiatsushi (shi = titolo onorifico per un artigiano esperto – nota del traduttore). Purtroppo sono ancora poche le persone interessate a questa disciplina. Anche il grande pubblico non sa più cosa sia lo Shiatsu, e di conseguenza il numero di praticanti è diminuito.
La ragione di ciò è da ricercare nel sistema medico giapponese del dopoguerra e nella medicina occidentale convenzionale. In Giappone si tende a non accettare una terapia alternativa se non ha basi scientifiche. All’epoca in cui mio padre praticava lo shiatsu, questo era in piena espansione: molte persone pensavano che lo shiatsu fosse un metodo di trattamento che mirava ad alleviare le tensioni e a massaggiare determinate zone. Ma mio padre credeva fermamente che lo shiatsu potesse fare più di quello, che fosse utile anche per le persone malate e che si potevano trattare, con una pressione minore. A quel tempo, l’Anma non era più considerato un trattamento medico, ma solo un mezzo di rilassamento e benessere. Mio padre aveva previsto che lo stesso sarebbe accaduto con lo Shiatsu. È esattamente quello che è successo, aveva ragione. In effetti, preferirei non parlarne.

Come vede lo sviluppo dello Shiatsu in Occidente?
Stamattina ho partecipato alla cerimonia di apertura di questo congresso. Mi ha fatto ovviamente molto piacere che fossero presenti così tante persone e, rispetto alla situazione in Giappone, è anche molto invidiabile. Avrei voluto chiedere perché così tante persone sono interessate allo Shiatsu. Tuttavia, gli europei dovrebbero sapere che lo Shiatsu è nato in Giappone e conoscere le sue origini.
L’Istituto Iōkai continuerà a esistere nella prossima generazione?
Anche questa è una domanda difficile.
Ho ormai più di 60 anni e attualmente sto formando dei giovani allo Shiatsu presso l’Istituto Iōkai. Sono interessati, è particolarmente importante per loro imparare come lo Shiatsu possa avere un tale effetto e perché certi pazienti possano essere curati dallo Shiatsu, tuttavia è difficile per loro capire e assimilare il mio Shiatsu.
Ho 7 figli. È un segreto in Giappone (sorride malizioso). Lavorano tutti, ma purtroppo nessuno di loro è interessato allo Shiatsu. Non voglio spingerli a continuare con l’Istituto Iōkai. Devono essere loro a voler imparare e insegnare lo Shiatsu, io non li forzo.
Quando mio padre si ammalò, molti pensarono che avrebbe dovuto trovare un successore. Lui non fu contattato direttamente, a questo proposito ci si rivolse prima a mia madre. Lei chiese a mio padre e lui rispose che non era così importante. Si sarebbe deciso a un certo punto. E… è stata una lunga strada e c’è voluto molto tempo prima che mi assumessi questo impegno. Ora è una grande sfida per me vedere come continueranno le cose per Iōkai.
Grazie mille per questa intervista!

Giornalista
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Traduzione
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